RINGRAZIO FIN D'RA FABIO PER LA SUA COMPAGNIA E PER LA PAZIENZA.
ALLA PROSSIMA.
Ultima, e spettacolare uscita dolomitica
del 2013 !
Da più di una settimana mi ero
messo in testa di fare il giro dei 5 rifugi quale ultima uscita dolomitica,
approfittando anche delle ultime giornate di tempo soleggiato della stagione.
Ho pertanto rotto le scatole a tutti quelli che conosco per cercare qualcuno
che venisse a farmi compagnia e finalmente, Luca & Erica, probabilmente
mossi da compassione, si sono immolati per accompagnarmi nell'impresa. Dico
impresa perché se sulla carta sembra un giretto xc tutto strade
forestali e carrabili, fare poi 2000 metri di dislivello pedalando in alta
quota dai 1.400 ai 2.000 con pendenze da paura su fondo ghiaioso smosso, vi
assicuro non è proprio cosa facile per tutti!
Ma partiamo dall'inizio.
Il punto di partenza e' un largo
parcheggio qualche km a nord di Cortina, dove ci arriviamo causa traffico verso
le 9.45. Tempo di scaricare, vestirsi (8° al sole!) e caffettino, saltiamo in
sella. Al parcheggio c'e anche un folto numero di biker del veneziano,
pensavamo facessero lo stesso nostro itinerario ma partono alla ricerca della
ciclabile per cui non ci uniamo a loro.
Scendiamo per un centinaio di metri
verso cortina sulla statale, deviamo a destra verso l' entrata del Villaggio
Olympia (1270) e da qui per diversi km si pedala su comoda e ben mantenuta
ciclabile con fondo in ghiaino compatto. Si attraversa il fiume Boite, sbucando
sul piazzale del centro visitatori del parco, ancora qualche centinaio di metri
di sterrato in salita e si sbuca sulla statale 51 ma fortunatamente si prende
la prima strada secondaria sulla sx che sale ahimè su asfalto con
pendenze superiori al 15% verso il rifugio
RA STUA (1690 m.) Fortunatamente
il bosco lascia spazio alle cime delle montagne e la fatica viene via via
affievolita dal panorama. Raggiunto il primo dei 5 rifugi prendiamo il sentiero
6 su comoda carrabile. Qua veniamo prontamente fermati per il passaggio di un
gregge infinito (più di 800 capi secondo il conduttore)di pecore, capre e
asini... che poesia... ma anche quante caccole d'ora in poi che si attaccano
sulle ruote!...Dopo un buon quarto d'ora di attesa ripartiamo belli pimpanti,
ignari del salitone con pendenza del 20% su fondo inghiaiato ( e incalcolato)
molto smosso che poco dopo si presenta. Il caldo, l'aria rarefatta (1750+
metri) e la fatica accumulata si fanno sentire. Luca ed Erica alternano tratti
in sella con tratti a piedi per respirare. Io arranco, avanzo a tratti, ma
avanzo sempre in sella: mi sono prefissato di non fare manco un metro a piedi
e, pur fermandomi ogni 50 metri a riprender fiato, ce la faccio! Il panorama è
incantevole: alte pareti dolomitiche si stagliano sul nostro fianco destro,
mentre noi avanziamo su una lingua bianca tra una distesa di verdi pini
mughi... che favola! Il grosso e' fatto, ora dapprima in falsopiano poi in
leggera discesa arriviamo al secondo rifugio della giornata: il rifugio
SENNES (2126 m.) Sappiamo la salita non e' finita, per cui solo breve pausa per foto e
ripartiamo: la giornata e' ancora lunga e non siamo manco a meta' traccia!
Breve discesa sul sent. 7, poi falsopiano e sia pre un'altra paradisiaca
vallata. Individuo subito una variante su sentiero bello ripido ma ciclabile e
mi ci infilo subito.. peccato sia cortissimo ma sempre meglio della solita
strada bianca. Si scende ancora molto velocemente sempre su larga carrabile
fino a sbucare in un agglomerato di case in legno.. sembra di essere tornati
indietro di un centinaio d'anni, che bello! Passiamo attraverso le baitine ed
arriviamo al fine di una conca ove e' posto il terzo rifugio: rifugio
FODARA(1973 m.) Qua sosta pranzo. Troviamo pure lo stormo di bikers visti alla partenza:
hanno raggiunto il rifugio per strada asfaltata blaaaaaahhh!!! Ripartiamo
assieme a questi,ci aspetta una discesona molto molto ripida,parte inghiaiata e
parte cementata, non so quale sia la meno peggio... fortuna individuo parecchi
tagli tra un tornante e l'altro e, tranne in un caso dove mi trovo dei gradoni,
mi diverto a scendere su sterrato in terra, perlomeno.In men che non si dica
arriviamo al quarto, il rifugio PEDERU' (1600m), posto in
fondo alla valle Ora il pezzo più infernale di tutto il giro: 400 metri di
dislivello su salita quasi impossibile per fondo dissestato e pendenza al
limite della sopportazione... numerosi bikers mollano la presa e per la maggior
parte lo fanno a piedi. Io avanzo per la patria sempre in sella, Erica mi
tallona e non mi molla. Luca comincia a perdere colpi, non e' da lui... poi
capiamo: brutto blocco della digestione, probabilmente per aver preso freddo in
discesa. Ora poi il cielo si e' fatto molto coperto e se si si ferma fa freddo.
Superato un piccolo lago con bisonti e mucche pelose (o qualcosa del genere) al
pascolo sostiamo presso un caratteristico capitello.
Riprendiamo ma Luca e' ancora k.o.
e avanza a piedi per gran parte dell'ALTA VIA DELLA PACE fino al rifugio FANES
(2060 m.). Arrivati ci tiriamo su con un
bell'infuso caldo ai frutti di bosco seduti sotto alla meta' posteriore di un
muflone imbalsamato.. l'altra meta' e' nella stanza interna... piuttosto
discutibile come opera... Ci aspettano altri 100 metri di dislivello su solita
salita infima, dobbiamo raggiungere il Passo Limo.
Luca parte a piedi, poi sale e ritrova
le energie perse, ora non lo ferma piu' nessuno! Raggiungiamo la croce in ferro
del passo. Qua troviamo altri bikers che ci informano che uan volta raggiunto
l'omonimo laghetto la salita e' finita, finalmente. Raggiungiamo il laghetto in
falsopiano, ci vestiamo e poi giu' a bombazza. Il fondo e' parecchio smosso,
tenere la bici in traiettoria è una bella impresa! Attraversiamo
anche tratti franati, poi si entra nel bosco.
Malato da varianti in corso d'opera come
sono, individuo nel gps un sentierino e mi ci butto, mentre gli altri
proseguono sul 10 dapprima e poi sull'11.
Mai scelta fu più azzeccata!
un bel sentiero tra radicioni, terra morbida e rocce da sbavo, parecchi dossi e
tutto nel sottobosco, una goduria! Sbuco sull'11 attendo gli altri e poi
mi infilo in un secondo sentiero un po' più roccioso e ripido ma
divertente pure questo! Sbuco proprio all'altezza del sentiero attrezzato
per le visita delle cascate di Fanes, a turno visitiamo questa meraviglia
della natura... la prossima volta mi porto imbracatura & moschettoni e
passo pure sotto all'imponente cascata!
Riscendiamo poi assieme sbucando
all'ingresso del centro visitatori. Tanto per non rifare la stessa strada
dell'andata seguiamo un analogo sentiero ciclabile sulla sponda opposta del
torrente Boite che ci porta verso la pista dell' (ex?) aereoporto di Cortina e
da qui al parcheggio dell'auto.
Un gran giro da alta classifica di
gradimento, percorsi impegnativi ma panorami alpini idilliaci.
Da rifare sicuramente nel 2014, magari
calibrando meglio i tempi e partendo prima si può aggiungere anche
un ulteriore rifugio e scegliere per le discese i sentieri anziché le
comode ma insipide carrabili e usando i vari tagli sui tornanti visti ed in
parte provati in questo giro. Ne uscirà sicuramente qualcosa di spettacolare!
E comunque, notare
bene, alla fine l'ho fatto al 100% in sella, manco 1 metro a piedi!!! ,ma io non confermo e andato anche lui a piedi
PANORAMA: 9 TRACCIA:
8
Dati riepilogativo
km tot: 39,21Dislivello: 1978mt
Max alt: 2178 mt
durata totale giro 8h di cui 4h, 36m in movimento
tempi salita 4:32h
discesa 3:00h
Dati riepilogativi
|
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Km:
|
tot.
|
39,21 km
|
Dislivello :
|
1.978 mt
|
|
Max alt.:
|
2.171 mt
|
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Durata:
|
tot
|
8h, min
|
in mov.
|
4h, 36 min
-- |
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Vel.
|
media
|
4,78 Km/h
|
max
|
47,11Km/h
|
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Tempi:
|
salita
|
4:32 h
|
discesa
|
3:00 h
|
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Meteo:
|
sole al mattino, nuvoloso nel pom. in quota
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Temper.
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fresco
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Difficoltà:
|
difficile
per pendenze elevate e fondo sabbia-ghiaioso in salita
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Note:
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da rifare
con le varianti AM viste e parzialmente provate!
. |
Luca & Erica
ciclabile
rio Boite
Park centro visitatori
salita verso rif. Stua
cascatella
Rif. Stua
si riparte...
oh-oh, traffico in arrivo!
mamma quante!
ripartiamo
salita pazzesca
ultimo strappo!
dai che ce la fate!
ora si sale ma si respira
dai che ci siamo..
rif. Sennes
uaooo, che bel sentierino!
a bombazza!
abitato bucolico
rif. Fodara
mamma che discesona!
meglio raffreddare i freni!
er Luca
Erica
rif. Pederù, il punto piu' basso!
nessuno vuole iniziare la micidiale salita!
avanti Savoia!
forza
ultime gocce di benzina per Luca
bisonte (?) in ammollo
autoscatto.. siamo distrutti!
mucche pelose?
bivio
finalmente.. rif. Fanes !
thè ai frutti di bosco: ci vuole
retro all'esterno..
..testa all'interno !
che panorama!
eravamo laggiù !
croce di Passo Limo
rana aliena
che incanto ! lago di Limo
ora si scende!
frana
seconda variante
eccoci alle cascate di Fanes
dove vanno questi?
panorama all'arrivo
Bravi. Sono anni che sogno di pedalare per i 5 rifugi e ancora non ci sono riuscito. Seguirò le vostre traccie.
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